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COLTIVAZIONE E CURA DELLA CANNABIS
Le basi sulla pianta ed i processi produttivi
In questa guida toccheremo molti punti ed aspetti della coltivazione e della lavorazione, senza approfondire, in modo da dare solo un'infarinatura generale sull’argomento.
CANAPA O CANNABIS?
Canapa
È diversa in quasi tutto rispetto alla cannabis. Tende ad avere molti meno rami rispetto alla cannabis e a crescere prevalentemente in modo verticale. Non richiede grandi quantità di nutrienti o di acqua e può essere quasi abbandonata a se stessa una volta seminata.
Cannabis
La cannabis a differenza della canapa tende ad essere più cespugliosa. Sviluppa molti più rami e un maggior numero di cime oltre alla cima apicale (quella grande al centro della pianta). Viene coltivata per le grandi quantità di cannabinoidi che produce, i quali poi vengono usati per scopi ludici, farmaceutici e in alcuni luoghi, anche spirituali.
A differenza della canapa, la cannabis è una pianta molto energivora, che tende a prosciugare i terreni dove viene coltivata. Per produrre molti cannabinoidi, la cannabis assorbe nutrienti ed acqua voracemente.
Quindi coltivandola, bisogna prestare attenzione.
Non può essere abbandonata a se stessa per troppo tempo, altrimenti avvizzisce per carenze d’acqua o di nutrienti. Tende ad essere molto più suscettibile a muffe, malattie e all’attacco di parassiti.
Questo per via della sua struttura, la grande quantità di fiori e di acqua. Viene suddivisa in Indica, Sativa e ruderalis per identificare le tre principali tipologie.
Le cannabis Indica e Sativa differiscono principalmente per il loro aspetto e per la quantità di cannabinoidi che producono.
La cannabis ruderalis, oltre che per aspetto e cannabinoidi, è l’unica genetica che in natura non fiorisce con l’accorciarsi delle giornate, ma in base alla sua età.
Da queste si ottengono le genetiche autofiorenti, incrociando cannabis sativa e/o indica con cannabis ruderalis.
PIANTE MASCHI O FEMMINE?
Cannabis Maschio
Cannabis Femmina
La pianta maschio rilascia il polline, che feconderà la femmina, la quale a sua volta produrrà semi per portare avanti la specie.
Fin qui tutto chiaro.
Coltivando per ottenere il fiore, a noi interessa solamente la pianta femmina, perché è quella che produce più cannabinoidi, in particolare il CBD.
Ti consiglio di acquistare semi femminizzati, in questo modo eviterai lo sbattimento di dover eliminare i maschi.
Ho sottolineato il CBD perché per la legge italiana (Legge 242/2016) non si possono coltivare piante con THC superiore allo 0.6%.
Per rientrare nella legge, possiamo coltivare solamente cannabis a basso contenuto di THC.
Giusto perché tu lo sappia, gli unici autorizzati a coltivare cannabis ad alto contenuto di THC sono i militari o chi possiede le autorizzazioni del ministero della difesa.
Compreso il genere della pianta che ci interessa coltivare, è giunto il momento di addentrarci nel ciclo vitale della cannabis e nei processi di produzione.
Bene, ora che abbiamo dato una definizione dei concetti principali sulla Cannabis, passiamo al sodo!
APPROFONDISCI IL CICLO VITALE E l'ANATOMIA DELLA CANNABIS
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