La coltivazione della cannabis trova particolare attenzione nella colture outdoor, ma le situazioni ambientali e le variabili possono diversificare il processo di crescita e di maturazione della pianta. Conoscere la stagione della cannabis e i metodi più efficaci per gestire la coltivazione, vi aiuterà nella scelta di quando seminare, dare forma alle piante, raccogliere e persino delle varietà più adatte.
Coltivare non è semplice come molti credono. Bisogna partire da una base teorica, capire le varie situazioni ed essere proattivi qualora qualcosa andasse storto per ottenere risultati soddisfacenti.
🟢 Cos'è la “stagione della cannabis”?
La stagione della cannabis si riferisce ad un preciso periodo dell'anno in cui i coltivatori possono far crescere con successo le loro piante di cannabis. I coltivatori indoor di tutto il mondo possono seminare, coltivare e raccogliere una coltura dietro l'altra senza badare minimamente al periodo dell'anno in cui si trovano. Chi predilige coltivare outdoor deve pianificare anticipatamente ed agire in sinergia con i cicli della natura, per questo è fondamentale essere molto flessibili, gli imprevisti sono dietro l'angolo!
Il momento perfetto per piantare i semi di cannabis varia a seconda della regione in cui vive il coltivatore, in quanto in base a questa cambiano anche le condizioni climatiche. In qualsiasi caso la strategia sta sempre nell’osservare il tempo e nell’assicurarsi che sia veramente stabile e ben soleggiato.
Per avere un’idea più precisa, questi sono dei range di date e periodi che mediamente possono dare ottimi risultati:
- Clima mediterraneo: temperature più miti e stabili; in generale è il periodo maggiormente consigliato per piantare i semi di cannabis. Va dal 1° aprile al 30 maggio, anche se il momento migliore è l’inizio di maggio.
- Clima continentale e atlantico: di solito il periodo ideale per piantare i semi va dal dal 1° maggio al 30 giugno. Il momento più consigliato è solitamente l’inizio di giugno, quindi un mese di differenza rispetto al clima mediterraneo.
Questi periodi però vanno "presi con le pinze" poichè a seconda dell’anno, può succedere che il caldo arrivi prima oppure che, al contrario, durante i mesi primaverili ci sia ancora freddo e il tempo si stabilizzi solo a luglio o agosto. Il coltivatore deve sempre prestare molta attenzione a questi cambiamenti in modo da scegliere il momento perfetto per piantare i semi di cannabis.
🟢 Calendario per la stagione colturale della cannabis
Ogni periodo della stagione della cannabis è correlato a diverse fasi del ciclo di crescita delle piante. Di seguito dei consigli su quale fase di crescita corrisponde ogni periodo dell'anno, con una particolare attenzione all'emisfero boreale (il nostro).
- Germinazione (inizio primavera): la stagione colturale outdoor viene spesso avviata indoor nell'emisfero settentrionale, solitamente verso fine marzo. Potendo controllare con precisione temperatura ed umidità possiamo far germinare i semi con maggiore efficacia ed aumentare il tasso di sopravvivenza delle piantine.
- Trapianto (tarda primavera): una volta passato il rischio di gelate i coltivatori spostano le loro giovani piantine all'aperto. In una prima fase è fondamentale far adeguare la pianta alle condizioni climatiche più "naturali". Ciò implica mantenere le piante outdoor per intervalli sempre più lunghi ogni giorno, fino a quando non correranno più il rischio di morire o affrontare uno shock eccessivo.
- Fase vegetativa (inizio estate): nei mesi di giugno e luglio, molte varietà autofiorenti si avvicineranno alla fine del loro ciclo di vita. I coltivatori dovranno iniziare a sottoporre a tecniche di training le piante in piena fase vegetativa. In questo modo potranno modellare la loro chioma per lo sviluppo di cime resistenti e compatte.
- Inizio fioritura (fine estate): In questo periodo bisogna continuare a concimare, irrigare ed applicare tecniche di training. Le piante avranno ormai assunto dimensioni significative e la graduale diminuzione del fotoperiodo in agosto creerà cambiamenti fisiologici all'interno delle piante che le spingeranno ad iniziare a fiorire.
- Inizio autunno (fioritura e raccolta): A questo punto, i coltivatori passano ai fertilizzanti per la fioritura e mirano a ridurre l'umidità nelle serre utilizzando un'adeguata ventilazione. Le piante coltivate outdoor producono concentrazioni maggiori di terpeni e cannabinoidi per proteggersi (a causa dei raggi UV del sole). Le varietà a predominanza indica raggiungeranno la fine della fase di fioritura ad inizio autunno (seconda metà di settembre). Le varietà sativa più alte avranno invece bisogno di un pò più di tempo per maturare. I coltivatori dovranno poi realizzare il lavaggio delle radici, raccogliere e pulire le cime per la loro successiva essiccazione.
🟢 Le varietà di cannabis maturano a ritmi diversi, perchè?
Le varietà di cannabis maturano a velocità diverse per motivi diversi. La genetica gioca il ruolo più importante. Le autofiorenti sono le prime a fiorire a causa di mutazioni in base all'età, mentre le piante fotoperiodiche coltivate in regioni con lunghe stagioni colturali impiegano qualche settimana in più per raggiungere la data del raccolto. All'interno della categoria della cannabis fotoperiodica, le varietà a predominanza indica tendono a terminare la fioritura diverse settimane prima delle varietà a predominanza sativa.
Anche l'ambiente gioca un ruolo importante quando si tratta di stadio di maturità. La coltivazione di varietà fotoperiodiche vicino all'equatore comporterà una fioritura precoce e raccolti più rapidi, ma anche rese ridotte.
In conclusione possiamo dire che i coltivatori di cannabis outdoor effettuano la semina in base alle condizioni climatiche e al tempo stabile; il mese ideale può variare di anno in anno e non è possibile seguire un calendario fisso e preimpostato.
La soluzione per una coltivazione e fiorita di qualità è data nell'osservare le condizioni meteorologiche e cercare di adattarsi a tutte le variabili che madre natura ci offre.